di Enrico Chiarini 27/05/2024
LA VELOCITA’ NON ACCETTABILE
“E’ obbligo del conducente regolare la velocità dei veicoli in modo che essa non costituisca pericolo per la sicurezza delle persone” (Art.36 Norme per la tutela delle strade e per la circolazione 1933 – Art.102 Testo unico delle norme sulla circolazione stradale 1959)
“La velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati” (Art.142 Codice della strada 1992)
Cosa dice la normativa? Che se si va troppo veloci si può essere di pericolo per le persone e per questo motivo bisogna mantenersi entro i limiti prescritti. Chi supera i limiti indicati diventa fonte di pericolo e, come tale, deve essere richiamato e sanzionato.
Fino al 1972, ma anche per qualche anno successivo, si veniva sanzionati per “velocità irregolare pericolosa” a discrezione delle forze dell’ordine. Dal 1972 le forze dell’ordine italiane iniziarono a disporre di strumenti per la misurazione elettronica della velocità: gli autovelox.
Nel corso degli anni la normativa ha definito le caratteristiche degli autovelox e le loro modalità d’uso. L’ultimo aggiornamento normativo sugli autovelox sarà pubblicato domani 28/05/2024 in Gazzetta Ufficiale.
Con il nuovo provvedimento gli autovelox potranno essere solamente collocati in aree ad elevato livello di incidentalità, oltre che nei casi di documentata impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata sulla base delle condizioni strutturali.
Cosa si intende per elevato livello di incidentalità? Quanti incidenti, quanti feriti e quanti morti servono per definire un elevato livello di incidentalità?
L’assenza di tale requisito (elevato livello di incidentalità) potrà esonerare l’Ente proprietario della strada da controlli suggeriti da alcuni casi di incidentalità o situazioni di disagio segnalate dai cittadini?
Se l’installazione di un autovelox ha prodotto la riduzione di precedenti situazioni di elevata incidentalità, da domani la sua presenza non sarà più ammessa e l’autovelox andrebbe smontato. Se dopo la sua disinstallazione dovesse aumentare il livello di incidentalità, i soggetti che decidessero di eliminarlo potrebbero essere ritenuti in parte corresponsabili dell’incremento dell’incidentalità?
Il nuovo decreto prevede che In ambito urbano non sarà possibile utilizzare gli autovelox in strade con limite di velocità inferiore a 50 km/h.
Si sa che il limite 50 è poco compatibile con la presenza delle persone. Per tale motivo molte amministrazioni stanno riducendo i limiti di velocità creando piccole o grandi zone 30. Rispettare i 30 km/h aiuta le persone che si muovono a piedi e in bicicletta. Non rispettare i 30 sfavorisce la pedonalità e ciclabilità, aumenta il senso di disagio e paura.
Come faranno i comuni a controllare il rispetto dei limiti? Avranno sufficienti risorse per disporre controlli diffusi e sistematici tramite autovelox mobili?
L’alternativa per i comuni rimarrà la trasformazione stradale con la moderazione del traffico per “imporre” un comportamento di guida rispettoso dei limiti di velocità.
E vai con la moderazione!